Grande atlante in folio del matematico, geografo e cosmografo Andreas Cellarius, ornato da 29 figure incise in rame dai migliori artisti dell’epoca, ed in cui sono compendiate in modo acritico le principali teorie cosmologiche: da quella tradizionale tolemaica, a quella ‘rivoluzionaria’ copernicana, a quella mediatrice di Tycho Brahe. Nelle ultime tavole l’autore rappresenta l’ universo secondo la visione cristiana elaborata dall’astronomo gesuita Julius Schiller, che sostituisce ai nomi dei pianeti e delle costellazioni tratti dalla mitologia greca, i nomi attinti alla tradizione cristiana. Fu pubblicato per la prima volta dal tipografo olandese Johannes Jansonius nel 1660 come supplemento cosmografico al suo celebre Atlas novus e ristampato nel 1708. L’atlante deve la sua fortuna all’accuratezza della stampa e alla bellezza delle incisioni: contiene tra le più belle illustrazioni mai apparse in un libro di astronomia. |