Opere di Giordano Bruno nolano, ora per la prima volta raccolte
e pubblicate da Adolfo Wagner … In due volumi
Lipsia, Weidmann , 1830
Sul frontespizio: Dono eredi prof. A. Angiulli
(Biblioteca Nazionale Bari 94 A 33-34) |
Bruno tratta le questioni cosmologiche nei tre dialoghi italiani scritti e pubblicati in Inghilterra nel 1584. Il primo (La Cena delle ceneri) è dedicato all’interpretazione filosofica del copernicanesimo (inteso come reale costruzione cosmologica e non come ipotesi matematica per la spiegazione dei moti dei pianeti), e all’annunzio dell’intento dell’autore di portare a compimento la rivoluzione speculativa avviata da Copernico, che, "più studioso della matematica che de la natura" non aveva tratto tutte le conclusioni filosofiche implicite nella sua teoria eliocentrica. Nel secondo dialogo (De la causa, principio et uno) Bruno, in polemica con la concezione aristotelica e appellandosi al principio cusaniano della coincidentia oppositorum, afferma l’unità di materia e forma, anima e corpo, potenza ed atto. Il terzo dialogo cosmologico (De l’infinito universo e mondi) è dedicato alla descrizione dell’universo infinito: di rilievo è in quest’opera la teorizzazione del rapporto che deve intercorrere tra la fede, che si richiede per l’istruzione dei "rozzi popoli" e la filosofia, riservata agli "uomini contemplativi che sanno governar sé e gli altri". |