De cometæ an. MDCLII. MDCLIII
obseruationibus astronomicis…
Utini, ex Typographia Nicolai Schiratti, 1653 Sul frontespizio: Est Monasterij S.ti Joannis Evangelistae Parme, ad usum p.d. Vitalis Terre Rubre à Parma Mon.i Casin.is in Padue lectoris publici
(Biblioteca Nazionale Bari 115 G 11)
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Professore di filosofia e medicina all’Università di Padova, aristotelico, il Liceti è protagonista nel 1640 di un dibattito epistolare con Galileo, che rappresenta l’ultimo intervento scientifico pubblico dello scienziato, giocato nella disagevole condizione di un condannato non autorizzato in nessun modo a parlare dei motivi della sua condanna. Cautela e dissimulazione rivestono un ruolo centrale in questa vicenda: Galileo dichiara la sua fedeltà ai fondamentali canoni metodologici aristotelici, ma precisa che il mondo non è tutto scritto nei libri di Aristotele ma “è come un libro da scoprire con l’esperienza e da decifrare con la matematica”. |