L’autore, frate benedettino, è particolarmente versato negli studi di idraulica: tra l’altro, è l’inventore del pluviometro. L’opera esposta contiene utili osservazioni sulle piene dei fiumi, sulla portata degli affluenti, sui metodi per ridurre o prevenire le piene per mezzo di canali, sull’irrigazione e la distribuzione delle acque di fonte. Castelli si distingue anche negli studi di astronomia: è tra i primi a confermare le scoperte di Galileo (in particolare sui satelliti di Giove e sulle fasi di Venere). La sua amicizia con Galileo è un modello esemplare di relazione tra un grande maestro e un grande allievo, in cui la molteplicità degli interessi scientifici comuni è stimolo per reciproci consigli e suggerimenti: ne è testimonianza la ricca corrispondenza giunta fino a noi. |