Sacerdote, è professore di matematica e filosofia nel Regio Studio di Altamura. Pur essendo un chierico, Carlucci non accetta l’ingerenza della Chiesa nei fatti di scienza, e lo afferma a chiare lettere nel suo trattato di astronomia. Con questo scritto, pubblicato anonimo poiché la condizione di uomo di Chiesa pone dei limiti alla sua libertà di parola, vuole affermare e diffondere le conoscenze astronomiche rivelate da Galilei e Newton in un’epoca in cui esse erano ancora guardate dalla Chiesa con diffidenza e ammesse come mere ipotesi matematiche. |