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I manoscritti, provenienti in prevalenza da donazioni o lasciti, ma anche in qualche caso acquistati, rivestono interesse prevalentemente locale. Sono divisi per fondi, ma in passato fu costituito anche, secondo una prassi allora in uso in molte biblioteche, una collocazione che raccoglie i manoscritti provenienti dal nucleo più antico e i pezzi ritenuti più importanti, tratti da vari fondi. Tra le opere più pregevoli di questo settore si segnalano: l'autografo dell'Encyclopaedia di Giacinto Gimma, il Libro Magno dei privilegi della città di Bari, vari volumi delle Conclusioni decurionali dell'Università di Bari, un esemplare dell'Atlante del Regno di Napoli di Mario Cartaro e Antonio Stigliola. Nel settore pergamene sono conservati circa 650 documenti, oltre ad alcuni frammenti in scrittura beneventana Bari type. I fondi più importanti sono il fondo ''D'Addosio'' (documenti pubblici e privati dal XII sec. all'inizio del XIX), e la raccolta ''Massimo de' Casamassimi'' (investiture e rapporti vari della famiglia con la Terra di Bari dal XIII sec. al XV). L'Archivio D'Addosio, oltre alle pergamene comprende anche un fondo cartaceo in cui documenti originali, o in copia, dal periodo svevo giungono ai primi decenni del XIX secolo, trattando, sotto vari aspetti, la storia della provincia di Terra di Bari: tuttora intensamente consultato, fu attentamente studiato nel secolo scorso, quando era ancora privato, dagli storici Giulio Petroni e Michele Garruba e poi in seguito da tutti gli studiosi che si sono occupati di Terra di Bari. Fra i fondi manoscritti si segnalano: - L'Archivio di Giuseppe De Ninno che raccoglie documenti relativi alla storia di Terra di Bari e in particolare di Giovinazzo. - Fondi musicali tra cui diversi autografi del musicista barese Nicola De Giosa. - Archivi personali di epoca postunitaria che raccolgono documentazioni inedita della vita politica e culturale della provincia di Bari: archivio di Raffaele Cotugno (scrittore e deputato), di Nicola Di Cagno-Politi (scrittore), di Armando Perotti (poeta e storico), di Giovanni Modugno (pedagogista), fino all'importante raccolta di lettere e materiali vari conservata nel fondo del meridionalista Tommaso Fiore, che va al di là di un interesse meramente locale. - Un fondo speciale è costituito dal nucleo di caricature (disegni, acquerelli, litografie) del disegnatore barese Menotti Bianchi, noto col nome d'arte di Frate Menotti, che illustrò e testimoniò la vita politica e la società locale dall'ultimo decennio dell'Ottocento al 1924.